Se stai leggendo questo post molto probabilmente sei il titolare di un’azienda, o un suo solerte dipendente, alle prese con la difficile convivenza tra il rispetto della normativa sulla gestone dei rifiuti e la vita quotidiana della tua impresa la quale si ritrova sicuramente a compiere un estenuante slalom tra possibili rischi e preoccupanti prospettive di inciampare, presto o tardi, in salate sanzioni.
La risposta forse l’hai già trovata o te l’hanno suggerita, ma infondo ti chiedi: che cos’é la Consulenza Ambientale?
Quando ci si occupa di rifiuti, come spesso abbiamo sottolineato, gli errori sono sempre dietro l’angolo e la crescente sensibilizzazione delle Istituzioni nei confronti dell’ambiente e dei danni che per anni gli sono stati arrecati, a causa di una cattiva e irresponsabile gestione dei rifiuti, ha portato – e continuerà a portare sempre di più – ad un costante inasprimento delle conseguenze.
Non ci si può più permettere di sbagliare o compiere ingenuità ed è per tale motivo che un crescente numero di aziende, si sta rivolgendo ad una figura ormai irrinunciabile: quella del Consulente Ambientale.
Contenuti di questo articolo:
Chi è e cosa fa il consulente ambientale?
Il consulente ambientale, così come riportato da UNIONCAMERE:
è un tecnico altamente professionalizzato, forte di un sapere multidisciplinare che presta la propria professionalità a un’azienda. Il suo compito è quello di tutelare, accompagnare, far crescere le aziende (e le amministrazioni pubbliche) all’interno di un percorso coerente con:
- il rispetto della normative di tutela ambientale e della salute;
- l’ottenimento delle certificazioni;
- la formazione dei dipendenti;
- la transizione verso un modello sempre più improntato all’efficienza a impatto zero.
Il consulente ambientale agisce quindi come punto di contatto fra aziende e territorio. Opera, in particolare:
- sul terreno delle garanzie per l’azienda, guidandola nel sistema a complessità crescente della normativa nazionale ed europea legata all’ambiente;
- nell’ambito di uno sviluppo strategico, capendo le opportunità di business aperte oramai per ogni settore della green economy.
Una figura che, all’interno di un panorama sempre più complesso e in via di espansione come quello che va prospettandosi, appare di vitale importanza per le aziende del settore.
Che cos’è la Consulenza Ambientale?
Definita la figura del consulente ambientale, possiamo passare ad analizzare il servizio di consulenza ambientale e rispondere alla domanda iniziale: che cos’è la Consulenza Ambientale?
Qualsiasi buon servizio di Consulenza Ambientale non può che iniziare con una procedura che prende il nome di Audit.
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Fase 1: Audit
L’audit non è altro che la fase diagnostica iniziale della situazione di “partenza” dell’azienda. Comprende un’attenta analisi dei suoi modelli operativi, delle azioni tecniche messe in pratica, del suo funzionamento generale e particolare il cui focus, nel nostro caso, è incentrato sulla gestione dei rifiuti prodotti/detenuti o trattati.
Si sostanzia in una valutazione delle procedure di gestione dei rifiuti e diagnosi di eventuali discordanze o mancanze in relazione alla normativa vigente.
Al termine dell’audit solitamente si produce un report ovvero una fotografia della situazione attuale dell’azienda sulla quale si andrà a lavorare per migliorare gli eventuali punti critici rilevati in un’ottica di adattamento alla normativa e ottimizzazione dei costi.
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Fase 2: Consulenza
A seguito dell’audit, il consulente ha acquisito la documentazione e le informazioni necessarie per elaborare un piano di intervento personalizzato per l’azienda che verrà presentato punto per punto al cliente.
Questa si configura come la fase di consulenza vera e propria in cui il cliente prende atto delle strategie utili a migliorare la propria gestione dei rifiuti che si rifletterà positivamente su tutte le azioni tecniche aziendali, sulla gestione di costi nonché sulla valorizzazione del rifiuto.
Il consulente accompagna l’azienda verso un percorso di miglioramento generale sul fronte della gestione del rifiuto e del proprio impatto sull’ambiente.
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Fase 3: Monitoraggio nel tempo
Come abbiamo già specificato, il mondo dei rifiuti è complesso perché tutt’altro che statico e immutabile. La normativa subisce innumerevoli modificazioni, aggiornamenti, revisioni e dall’altro lato anche le aziende sono costantemente sottoposte a forze dinamiche che impongono riadattamenti e ricerca di nuovi equilibri.
Il monitoraggio consiste in un periodico check-up della salute aziendale, del suo buon funzionamento rispetto alla strategia individuata e concordata con il cliente in fase di consulenza.
Il consulente rimane una figura di riferimento per l’azienda che gli si è affidata, nel rispetto di una relazione di aggiornamento e rendicontazione reciproco e costante nel tempo. Il cliente non viene lasciato a sé stesso nell’implementazione dei nuovi processi al contrario, di fronte a qualsiasi problematica viene accompagnato e sostenuto.
In conclusione…
Con questo breve approfondimento spero di aver risposto alla tua domanda chiarendo l’importanza della figura del consulente ambientale, che cos’è la Consulenza Ambientale e in quali fasi si compone.
Le aziende che si servono dei servizi di consulenza ambientale possono vantare migliori performance sul piano della gestione e della valorizzazione dei rifiuti, possono fare affidamento sul parere di un esperto di fronte a qualsiasi problematica, sono maggiormente pronte in caso di controlli, ottimizzano costi, tempi e gestiscono in modo efficace le procedure in mano alle risorse umane impiegate in azienda.
E non di meno intraprendono quel percorso ormai irreversibile – e non più rimandabile – di riduzione del proprio impatto sull’ambiente. Cosa chiedere di più?
Se ti ho convinto e sai di aver bisogno di una consulenza per la gestione dei rifiuti della tua azienda compila il form e non esitare a contattarci.
Ti aspettiamo!